Questa mattina il sindaco di Boscoreale, ha incontrato nella sala riunioni dell’omonimo comune, i vari movimenti locali per la salvaguardia del territorio: le “mamme vulcaniche”, comitati civici e la rete dei comitati antiscarica. L’incontro è stato fatto in risposta all’azzardata e paventata ipotesi prospettata da Stefano Caldoro, governatore della Campania, cioè di procedere con la modifica del decreto rifiuti (legge 1/2011), che tra i vari punti prevede l’eliminazioni di alcune discariche, tra cui quella nel vesuviano: CAVA VITIELLO. “Basta. Questo territorio ha già dato tanto e non siamo più disponibili ad essere sommersi dai rifiuti provenienti da Napoli e dall’intera provincia. Siamo contrari a qualsiasi soluzione che vada nella direzione di rimettere in gioco la cava Vitiello, e di qualsiasi altra area del Parco Nazionale del Vesuvio, tra i siti da utilizzare per nuove discariche rifiuti”.
La norma, dopo mesi di lotte e proteste nello scorso autunno, ha cancellato la cava Vitiello, in territorio di Terzigno, nel cuore del Parco Nazionale del Vesuvio, dai siti da utilizzare per discariche rifiuti. “Sono decenni che l’amministrazione regionale è inadempiente su questa tematica che ha generato un disastro ambientale senza precedenti; è trascorso un altro anno dalla gravissima emergenza rifiuti e siamo nuovamente al punto di partenza senza che sia stata ricercata una soluzione definitiva al problema, che di sicuro non può essere risolto penalizzando sempre ed unicamente il territorio vesuviano”.
In tal caso – minaccia la rete dei cittadini e dei comitati – “riprenderà immediatamente la lotta sul territorio vesuviano per impedire quella che sarebbe la definitiva condanna a morte per questa comunità”. E’ stata anche ripetuta la richiesta di “chiusura della cava SARI, che continua ad emanare miasmi e a rappresentare un serio pericolo per la salute della popolazione vesuviana, e di bonifica della stessa, ormai satura”.
Il sindaco ha espresso il consenso di scrivere un documento che risponde immediatamente all’ipotesi fatta dal Governatore campano. Nel documento si ribadisce la contrarietà all’apertura della discarica “Cava Vitiello” e l’immediata chiusura della presente cava “ex Sari” con bonifica del territorio.”Serve una risposta più concreta! Non basta fare solo una lettera, dove si ribadisce la nostra contrarietà! Nel decreto 1/2011 è specificato che, la cancellazione di questi siti vale -salvo casi di criticità-“.E’ evidente agli occhi di tutti che Napoli è stracolma di rifiuti, quindi essendoci le condizioni necessarie per la riapertura, bisogna immediatamente rispondere a questa ipotesi paventata e se occorre ricominciare gli scontri.
(Raffaele Liucci)